Sempre più fuori festival, IV edizione
Per la sua quarta edizione, dall’ 8 al 19 luglio il festival multidisciplinare Sempre più Fuori torna ad abitare, con il suo programma articolato e quest’anno di respiro internazionale, due magnifici luoghi che producono bellezza a Roma: l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo e il Goethe-Institut.
E se un festival è materia viva che si cala in un tempo, dentro luoghi che lo ospitano, in un tessuto sociale, il mosaico espressivo che Sempre più Fuori prova ancora una volta a comporre, tra formati e linguaggi che alternano teatro, musica, danza, cinema, letteratura, arte, fotografia, è una mappa del contemporaneo che affianca la creatività emergente e i cult imperdibili della più recente sperimentazione artistica ad altre attività culturali, pensate come strumenti di coesione sociale e civile, con l’intento di creare cultura con contenuti e insediamento.
ALTRE NEWS
LA TRILOGIA DEL VENTO DI FABIANA IACOZZILLI AL ROMAEUROPA FESTIVAL 2023
La Trilogia del vento è un trittico in cui Fabiana Iacozzilli si interroga su tre tappe dell’esistenza umana: l’infanzia e il rapporto con i maestri che ci mostrano o ci impongono delle vie da percorrere; la maturità e il rapporto con la genitorialità e la cura e, infine, la vecchiaia in rapporto con il vuoto e il senso della memoria.
GRETA TOMMESANI IN PRIMA NAZIONALE AL ROMAEUROPA FESTIVAL 2023
Rispetto alla coralità della loro direzione artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo, Antonino Pirillo e Giorgio Andriani si sono resi artefici di una virtuosa decostruzione dell’idea di direzione artistica “intesa come competenza di una singola figura, per aprirla a visioni diversificate che operano in sinergia”. Quali sono le azioni da mettere in pratica nella realizzazione di questo nobile intento? I fondatori dell’Associazione Cranpi ci hanno rivelato il loro segreto, espresso da una parola solo apparentemente di uso comune.
continua a leggere;
http://bit.ly/3PTG0zP
NUOVO DEBUTTO DI PAOLA DI MITRI AL ROMAEUROPA FESTIVAL 2023
Rispetto alla coralità della loro direzione artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo, Antonino Pirillo e Giorgio Andriani si sono resi artefici di una virtuosa decostruzione dell’idea di direzione artistica “intesa come competenza di una singola figura, per aprirla a visioni diversificate che operano in sinergia”. Quali sono le azioni da mettere in pratica nella realizzazione di questo nobile intento? I fondatori dell’Associazione Cranpi ci hanno rivelato il loro segreto, espresso da una parola solo apparentemente di uso comune.
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