GRETA TOMMESANI IN PRIMA NAZIONALE AL ROMAEUROPA FESTIVAL 2023
All’interno della programmazione di #AnniLuce, i territori del futuro teatrale italiano con la sezione, a cura di Maura Teofili debutta in prima naionale CA-NI-CI-NI-CA di Greta Tommesani.
Un progetto di ricerca e uno spettacolo sullo sfruttamento lavorativo e sulle modalità con cui si comunicano le cause sociali. Il progetto nasce dal desiderio di rappresentare lo sfruttamento lavorativo nelle filiere agro-alimentari (in particolare, in quella della salsa di pomodoro) non tanto come una situazione emergenziale, quanto come un fenomeno sistemico determinato dalle dinamiche di un sistema produttivo dominato dalla Grande Distribuzione Organizzata.
ALTRE NEWS
LA CLASSE DI FABIANA IACOZZILLI | CRANPI AL FESTIVAL DFERIA (SPAGNA). 12 e 13 marzo 2024
La Trilogia del vento è un trittico in cui Fabiana Iacozzilli si interroga su tre tappe dell’esistenza umana: l’infanzia e il rapporto con i maestri che ci mostrano o ci impongono delle vie da percorrere; la maturità e il rapporto con la genitorialità e la cura e, infine, la vecchiaia in rapporto con il vuoto e il senso della memoria.
IL GRANDE VUOTO DI FABIANA IACOZZILLI a MATERIA PRIMA FESTIVAL. 16 marzo 2024
La Trilogia del vento è un trittico in cui Fabiana Iacozzilli si interroga su tre tappe dell’esistenza umana: l’infanzia e il rapporto con i maestri che ci mostrano o ci impongono delle vie da percorrere; la maturità e il rapporto con la genitorialità e la cura e, infine, la vecchiaia in rapporto con il vuoto e il senso della memoria.
GRETA TOMMESANI a SCENA – Semana da Cena Italiana Contemporânea em São Paulo. 7 e 8 dicembre 2023
Rispetto alla coralità della loro direzione artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo, Antonino Pirillo e Giorgio Andriani si sono resi artefici di una virtuosa decostruzione dell’idea di direzione artistica “intesa come competenza di una singola figura, per aprirla a visioni diversificate che operano in sinergia”. Quali sono le azioni da mettere in pratica nella realizzazione di questo nobile intento? I fondatori dell’Associazione Cranpi ci hanno rivelato il loro segreto, espresso da una parola solo apparentemente di uso comune.
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